Cari amici,
Non so, se negli ultimi tempi, vi è mai capitato di sentire questa frase, a me sinceramente sì, molte volte, riferita al lavoro e, al " modo di lavorare " .
Mentre la politica, si interroga sui bilanci pubblici e privati, " argomento di stretta attualità ", queta frase non è uno scherzo, l' ho sentita con le mie orecchie, la gente parla di un ritorno al passato, di lavori che gli italiani non erano più abituati a svolgere, che con l' acquisizione negli anni di un certo benessere, erano stati lasciati via via agli immigrati e, che ora, con il perdurare della depressione, vengono " rivalutati ", se così si può dire .
Lo sò, non mi sono fatto capire un gran che bene, voglio dire solo questo : " l' economia farà comunque il suo corso, a mio avviso, la globalizzazione è fallita, altro che " sciopero etnico ", se si andrà avanti così, senza vere riforme strutturali, si andrà verso una " guerra etnica ", sì ... per il lavoro " .
Le parole d' ordine che, per usare un eufenismo, riecheggiano da troppo tempo, nelle " stanze dei bottoni ", in materia economica sono : dirigismo, assiatenzialismo, insomma, statalismo ...
J.M.K.