E con questo titolo, che comincia una nuovo ciclo di articoli, prettamente economici, con un occhio nel futuro, analizzando il passato, il tramonto di una vecchia concezione basata sull' esasperazione del concetto di globalizzazione legata alla finanza ed alla diversificazione delle attività produttive .
Quella che io, usando un' espressione autarchica, definisco " nuova economia ", può essere sintetizzato nel ritorno a dei principi economici, ( come quello della rilocalizzazione produttiva ), un ritorno ad attività giudicate da alcuni " obsolete ", http://giangi.pdn.over-blog.it/pages/_ritorno_al_passato_--2924200.html, ( ho letto pochi giorni fa, su alcuni quotidiani locali che alcune aziende, non sono in grado di far fronte alla richiesta di lavoratori, per mancanza di figure professionali adeguate ritorno_al_passato_--2924200.html ), condizione fondamentale è comunque,un riassetto radicale della burocrazia e conseguentemente, della spesa pubblica http://giangi.pdn.over-blog.it/article-la-spesa-pubblica-57588099.html .
La premessa per esprimere la mia convinzione che, l' Europa e soprattutto l' Italia ( o almeno alcuni distretti produttivi ), avrebbero sicuramente delle buone prospettive, se non di crescita immediata, di RECUPERO DELLA REDDITTIVITA' importante, guardando NON SOLO ALL' EXPORT, COME IL CENTRO DEL COMMERCIO MA, RECUPERANDO FETTE DI MERCATO DOMESTICO, RIMETTENDO IN PRIMO PIANO IL MERCATO DOMESTICO .
J.M.K.